mercoledì 9 marzo 2016

Di ciò non sa nulla

"Profondo/superficiale", "interiorizzare/esteriorizzare", "spostamento", "oggetto interno/esterno" "rivolgere contro di sé" e così via, sono modi usati per parlare di fatti psichici. Metafore spaziali.
Ma, scrive Matte Blanco, sono espressioni adatte a descrivere i fenomeni fisici, e adottarle per i fenomeni mentali comporta qualche problema. "Tutte queste comparazioni sono difatti basate sull'analogia tridimensionale ed è estremamente improbabile che i fenomeni psichici possano essere descritti in termini di solo tre dimensioni."
Freud, continua Matte Blanco, non ha detto molto su questo problema, ma risulta che ci pensò per tutta la sua vita di ricerca, fino alla fine. In "Risultati, idee, problemi", scritto nel 1938 e pubblicato nel 1941, una delle ultimissime cose che scrisse è questa:"Spazio può essere la proiezione dell'estensione dell'apparato psichico. Nessun'altra deduzione è probabile. Invece delle determinazioni kantiane a priori del nostro apparato psichico. La psiche è estesa: di ciò non sa nulla."

(I. Matte Blanco, L'inconscio come insiemi infiniti)

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