giovedì 4 febbraio 2016

Vertigine oggettiva



“Come il gas, l'acqua, la luce, così i mezzi di comunicazione digitali, indipendentemente dall'uso che ne facciamo, ci portano gli avvenimenti in casa dispensandoci dall'andare verso di loro. Ciò trasforma il nostro modo di fare esperienza, perché chi vuol sapere cosa avviene fuori casa deve andare a casa, e solo allora l'universo si riflette per noi e si offre a portata di mano. Non più il viandante che esplora il mondo, ma il mondo che si offre al sedentario che è al mondo proprio perché non lo percorre, e al limite neppure lo abita.
La rivoluzione ha del copernicano, perché il mondo non è più ciò che sta, ma a stare (seduto) è l'uomo, e il mondo gli gira attorno, capovolgendo i termini con cui, dal giorno in cui è comparso sulla terra, l'uomo ha fatto esperienza.”

(U. Galimberti, I miti del nostro tempo; G. Anders, L’uomo è antiquato)
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Con lo smartphone non c'è bisogno di andare a casa per sapere cosa avviene nel mondo. Gli eremiti di massa viaggiano negli stessi vagoni della metro o del treno, frequentano le stesse sale d'aspetto.

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