sabato 7 novembre 2015

Eppur si muove



Come se il dolore fosse di meno
per quella cosa che non doveva succedere
come se non dicendola il dolore fosse di meno
per questo ti parlo ma non ne parlo

come se il dolore fosse di meno
per quella cosa che non doveva succedere
per questo ti parlo ma non ne parlo
come se non dicendola il dolore fosse di meno

per questo - come se.

2 commenti:

  1. è. un'illusione in cui ci si dondola...
    le cose non dette non esistono e non fanno male
    Nel tuo video, il tempo che passa inesorabile, il mondo che gira...
    Come se...
    Appunto.
    Mi riguarda

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  2. Ciao arnica. Grazie per le tue visite e i tuoi commenti.
    Realtà possibile, anzi comune, quella che indichi - il non dire le cose per non farle esistere o farle esistere il meno possibile. Però è anche possibile un'altra realtà selettivamente silenziosa, che non parla di cose per le quali non esistono parole piene, significative, o non ne parla per non disturbare comunque con la sovrastruttura linguistica il processo che sta avvenendo e per il quale ci vuole tempo, il suo tempo. Qui, in queste parole che mi sono venute in mente, il ti parlo ma non ne parlo sta a dire del mantenimento del rapporto con l'altro nonostante la scelta, o l'impossibilità, di parlare di un avvenimento "che non doveva succedere". Scelta nei due sensi: quello che tu hai indicato, tacere per far non esistere, oppure tacere per non alterare, comprimere e ritagliare impacchettando nelle scatole-parola un vissuto forse non ancora o mai verbalizzabile per la sua natura e intensità.

    Ciao. Ci vediamo al 22, allora. :-)
    http://intermittenzedelcuore.blogspot.it/2015/11/numero-civico.html

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