mercoledì 29 luglio 2015

Va, pensiero


La "suprema dimora della verità" risplende distante, lontanissima, "inconcepibile nella sua forma, più sottile del sottile", eppure è anche "qui vicina sulla terra, nascosta nell'intimo per coloro che vedono". Non è possibile raggiungerla con l'occhio, o con gli altri organi di senso, o con l'ascesi e il sacrificio, bensì può essere raggiunta soltanto "con il pensiero nel quale il respiro è penetrato nelle sue cinque forme".

(Mundaka Upanishad, Upanishad vediche, Tea 1988, p 324)

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