sabato 23 maggio 2015

Poi le acque parlano con voce umana


"In verità, la donna è un fuoco: il grembo è il combustibile, l'invito è il fumo, il pudore è la fiamma, l'accoppiamento i carboni, il piacere le scintille.

Poi le acque parlano con voce umana. 

L'embrione avviluppato dalla membrana, dopo esser rimasto dentro dieci mesi o nove o quel che sia, viene poi alla luce.

Quando è nato, vive finché dura la vita.

Quando è morto, quando ha raggiunto il tempo destinato, lo afferrano per consegnarlo al fuoco da cui è venuto, da cui è sorto."

(Chandogya Upanishad, cap. 5 par. 8-9, Upanishad vediche, Tea 1988, p. 175-6)

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