martedì 19 maggio 2015

E ricorda di sciacquarti la bocca

"I soffi vitali, che erano in lizza per il primato, chiesero:
- Chi è il migliore tra noi?
- Quello per la cui mancanza si pensa che il corpo stia peggio: quello è il migliore tra voi.

La parola se ne andò. Stette via un anno, ritornò e chiese: - Come avete potuto vivere senza di me?
Gli altri risposero: - Siamo vissuti come i muti, che non dicono parola, respirano con il respiro, vedono con la vista, odono con l'udito, conoscono con la mente, generano con lo sperma.
La parola allora riprese il suo posto.

Se ne andò la vista. Stette via un anno, ritornò e chiese: - Come avete potuto vivere senza di me?
Gli altri risposero: - Siamo vissuti come i ciechi, che non vedono con la vista, respirano con il respiro, si esprimono con la parola, odono con l'udito, conoscono con la mente, generano con lo sperma.
La vista allora riprese il suo posto.

Se ne andò quindi l'udito. Stette via un anno, ritornò e chiese: - Come avete potuto vivere senza di me?
Gli altri risposero: - Siamo vissuti come i sordi, che non odono con l'udito, respirano con il respiro, si esprimono con la parola, vedono con la vista,  conoscono con la mente, generano con lo sperma.
L'udito allora riprese il suo posto.

Se ne andò allora la mente. Stette via un anno, ritornò e chiese: - Come avete potuto vivere senza di me?
Gli altri risposero: - Siamo vissuti come gli sciocchi, i quali non pensano con la mente, respirano con il respiro, si esprimono con la parola, vedono con la vista, odono con l'udito, conoscono con la mente, generano con lo sperma.
Allora la mente riprese il suo posto.

Se ne andò lo sperma. Stette via un anno, ritornò e chiese: - Come avete potuto vivere senza di me?
Gli altri risposero: - Siamo vissuti come gli eunuchi, i quali non generano con lo sperma, respirano con il respiro, si esprimono con la parola, vedono con la vista, odono con l'udito, conoscono con la mente.
Lo sperma allora riprese il suo posto.

Ma quando il respiro cominciò ad allontanarsi, trascinò con sé tutti gli altri sensi, come un grande nobile destriero trascinerebbe con sé i pali delle pastoie. Allora gli altri sensi dissero:
- Signore, non andartene, non possiamo vivere senza di te.
- Se ciò è vero, allora voglio un riconoscimento.


La parola disse: - Per quanto io sia la più ricca, tu sei il più ricco.
La vista disse: - Per quanto io sia il fondamento, tu sei il fondamento.
L'udito disse: - Per quanto io sia la prosperità, tu sei la prosperità.
La mente disse: - Per quanto io sia il rifugio, tu sei il rifugio.
Lo sperma disse: - Per quanto io sia la procreazione, tu sei la procreazione.


- Se io sono tale, quale è il mio nutrimento? Quale è la mia veste?
-  Qualunque cosa, tutto ciò che è mangiabile, tutto è tuo nutrimento, e tua veste sono le acque.


I sapienti, che conoscono la veste del respiro, si sciacquano la bocca prima di mangiare e dopo aver mangiato. Così essi pensano di non lasciare nudo il respiro."


(Brhadaranyaka Upanishad, 6° cap. 1° par., Upanishad vediche, Tea 1988, p. 96-98)

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