lunedì 20 ottobre 2014

Siamo tutti ergastolani

"Nessuno ha una vera, vivente persuasione della certezza della propria morte, perché altrimenti non vi potrebbe essere una così grande differenza tra la sua disposizione d'animo e quella di un condannato a morte: l'uomo, pur riconoscendo quella certezza in astratto e teoricamente, la mette in disparte come altre verità teoriche, inservibili nella pratica, senza punto accoglierla nella sua vivente conscienza."

(Schopenhauer, Il mondo)

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