lunedì 27 ottobre 2014

La criccamassa

"Il fascismo non è altro che l'espressione politicamente organizzata della struttura caratteriale umana media, una struttura che non è vincolata né a determinate razze o nazioni, né a determinati partiti, ma che è generale e internazionale. Il fascismo, dal punto di vista caratteriale, è l'atteggiamento emozionale fondamentale dell'uomo autoritariamente represso dalla civiltà delle macchine e dalla sua concezione meccanicistico-mistica della vita. Il carattere meccanicistico-mistico degli uomini del nostro tempo crea i partiti fascisti e non viceversa.

Il fascismo è stato e continuerà ad essere considerato la dittatura di una piccola cricca reazionaria. L'ostinazione con cui si continua a sostenere questo errore è da attribuire alla paura di rendersi conto di come stanno veramente le cose: il fascismo è un fenomeno internazionale che corrode tutti i gruppi della società umana di tutte le nazioni. Oggi non esiste nessuno che non porti in sé elementi del modo di pensare e sentire fascista. 

Il fascismo come movimento politico si differenzia da altri partiti reazionari per il fatto che viene sostenuto e diffuso dalle masse umane.

Mi rendo conto dell'enorme responsabilità che deriva da simili affermazioni. Augurerei, nell'interesse del nostro mondo tormentato, che le masse lavoratrici si rendessero conto con altrettanta chiarezza della loro responsabilità per quanto riguarda il fascismo."


(W. Reich, Psicologia di massa del fascismo, prefazione alla terza edizione, 1942)

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