domenica 26 ottobre 2014

La breccia di Porta Mia

"Non potete avvicinarvi al problema dell'igiene mentale con idee come il complesso di Edipo. Non ha senso. Ciò che aveva senso era la frustrazione della popolazione. Gli adolescenti vengono frustrati. C'è l'infelicità matrimoniale. Perché è così? Cosa possiamo farci? E qui urtate contro il problema sociale, l'istituzione del matrimonio, le leggi, il dogma cattolico, il controllo delle nascite, e una quantità di altre cose sociali. Discussi i dettagli con Freud e lui era entusiasta. Disse: andate avanti, andate sempre avanti. Avevamo riunioni pubbliche in cui si discuteva di diversi argomenti, come l'educazione dei bambini o la masturbazione, l'adolescenza, il matrimonio, poi il pubblico interveniva, faceva domande. Era una cosa straordinaria. Lì, la gente si manifestava completamente. Ciò che poi dovevo fare, allora - è molto importante questo - era di rompere la barriera che separa il pubblico dalla propria vita privata. Mi capisce? Nessuno ne parla, nessuno tocca questo argomento. Nessuno. La prima cosa da fare era spezzare quella barriera. La cosa funzionò a meraviglia. Non dimenticherò mai i volti caldi, gli occhi raggianti, la tensione, il contatto. Inizialmente io feci un grandissimo errore. Lo fondai come movimento politico. Oggi lo so, ma allora non lo sapevo. Quando andai a Berlino, tenevo riunioni pubbliche quattro o cinque volte alla settimana. Ai miei discorsi erano presenti due o tremila persone. Era una cosa grandiosa. Lì raccolsi circa cinquantamila persone nella mia organizzazione già nel primo anno. Andai troppo lontano. Non so se mi segue. Avrei fatto meglio se avessi circoscritto il movimento per i primi dieci anni. Feci le cose troppo in fretta. Senza volerlo suscitai l'animosità dei partiti politici. Sentivano la potenza del nostro movimento e ne avevano paura o erano gelosi. Vorrei esprimere un ammonimento per qualsiasi futuro movimento per l'igiene mentale: non fatelo mai in senso politico! La gente sarà entusiasta, si infiammeranno, manifesteranno un grande ardore, ma le loro strutture non seguiranno. La struttura caratteriale non può seguire. Poi vi troverete nei guai. Questa discrepanza tra ciò che un essere umano desidera, ciò che egli sogna, ciò che comprende intellettualmente come vero e buono, e ciò che realmente può fare, cioè ciò che la sua struttura, la struttura caratteriale, realmente gli permette di fare, è il grosso problema dell'igiene mentale. E' anche la breccia in cui penetra la religione."

(Intervista a Wilhelm Reich, 1952)

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