martedì 30 settembre 2014

Che carattere!

Il caso dermina le manifestazioni del carattere personale, secondo Schopenhauer, ma non il carattere stesso: ci si nascerebbe, dunque, con un certo carattere, indipendentemente dalla madre o dal padre che incontra il bambino che nasce, indipendentemente dalle circostanze di vita, dalle esperienze, dagli apprendimenti, dal convergere casuale degli eventi che si trova a vivere. Le circostanze casuali hanno influenza soltanto sulle manifestazioni del carattere, non sulla formazione del carattere stesso.
.
"Che un uomo sia cattivo, un altro buono, non dipende da motivi e da influenza esterna, né da dottrine e prediche; ed è in questo senso assolutamente inesplicabile. Ma se un cattivo mostra la sua cattiveria in meschine ingiustizie, in vili macchinazioni, in basse furfanterie, esercitate nella ristretta cerchia che lo circonda, o se da conquistatore opprime i popoli, e tutto un mondo precipita nella disperazione, e versa il sangue di milioni d'uomini: questa è la forma esteriore, con cui la volontà si manifesta, la sua parte non essenziale, dipendente dalle circostanze in cui il destino ha posto quell'uomo, dall'ambiente, dagl'influssi esteriori, dai motivi. "

Ma poi aggiunge:

"Il modo in cui il carattere di una persona dispiega le sue qualità si può esattamente paragonare a quello in cui ogni corpo della natura incosciente mostra le proprie.
Con tutte le sue insite qualità, l'acqua rimane acqua, sia che essendo lago tranquillo rifletta le proprie rive, sia che spumeggiando precipiti sulle rocce, o per forza d'artificio sprizzi con alto zampillo verso il cielo. Queste varie disposizioni dipendono dalle circostanze esterne, l'una le è naturale come l'altra; e l'acqua mostra o l'una o l'altra secondo le circostanze, egualmente disposta a tutto, ma in ogni caso fedele al proprio carattere e sempre questo solo carattere manifestando. Non altrimenti si manifesterà in qualsivoglia circostanza ciascun carattere umano: ma saranno diverse le sue manifestazioni, come diverse saranno le circostanze."


Si potrebbe pensare che tra le varie "disposizioni" che dipendono dalle circostanze esterne, ci siano anche quelle che poi esiteranno in "bontà" o "cattiveria".

(Schopenhauer, Il mondo)



Nessun commento:

Posta un commento