domenica 31 agosto 2014

a - alfa - a

"Per quanto i concetti siano fondamentalmente diversi dalle rappresentazioni intuitive, stanno tuttavia in un necessario rapporto con queste, senza di cui non esisterebbero; il qual rapporto costituisce quindi tutta la loro essenza ed esistenza. Tutto il mondo della riflessione poggia sul mondo dell'intuizione come suo principio di conoscenza. Quindi la classe delle rappresentazioni astratte ha di fronte alle altre la seguente nota distintiva: che in queste il principio di ragione esige sempre soltanto un rapporto con un'altra rappresentazione della medesima classe, mentre nelle rappresentazioni astratte esige alla fine un rapporto con una rappresentazione di altra classe. "

(Schopenahuer, Il mondo)
--------------------------------
Per il principio di ragione le realtà che percepisco sono interdipendenti: la percezione di un sasso che cade si lega con la percezione della mano che lo ha lasciato cadere - sono rappresentazioni della stessa classe, che Schopenhauer chiama dell'intuizione.
Per il principio di conoscenza le catene di relazioni logiche tra concetti devono portarmi infine ad una rappresentazione astratta in relazione con una intuizione sensibile, cioè con una rappresentazione di altra classe (il mondo è rappresentazione sensoriale, i concetti no).
Quindi, parto dalla realtà percepibile, esperibile, intuibile, poi con i concetti passo ad una dimensione diversa, astratta, e con le relazioni logiche tra concetti (discorso, ragionamento, riflessione) arrivo ad una conclusione, una rappresentazione astratta, la quale deve rapportarsi con una realtà intuibile con i sensi. Se così non è, possiamo trovarci davanti al nemico.

Nessun commento:

Posta un commento