mercoledì 23 luglio 2014

L'allora del qui ed ora

“Quello che si sa ha un doppio valore se al tempo stesso si confessa di non sapere quello che non si sa. In tal modo infatti ciò che si sa sarà esente dal sospetto al quale invece ci si espone se si pretende di sapere anche quello che non si sa.”

(Schopenhauer, Parerga)
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Ma, come insegnava Socrate, arrivare a sapere di non sapere è molto difficile. 
Se mi fermassi a ciò che veramente so, porrei i limiti della mia esperienza, cioè di ciò che ho percepito, vissuto, e ricordo - porrei i limiti della percezione e della memoria, e dovrei comunque essere prudente, soprattutto in circostanze velocemente complesse e a forte impatto emotivo, sulla attendibilità della mia percezione.
Limitandomi a percezione e memoria, io so con certezza piena che il sole si muove nel cielo, va da lì, all'alba, a lì, al tramonto. Poi ho imparato che è una illusione percettiva, che è invece la terra su cui sto che gira. Ma mi devo fidare degli scienziati. Qualche pericolo questa fiducia lo ha: quello che se comincio a fidarmi che non è come vedo e ricordo, poi se non sto attento finisco con l'allargare la fiducia anche a chi non se la merita, e mi riempo la testa di un sacco di sciocchezze. 
Se andassi a guardare tutto ciò che dico nella giornata con gli occhi della percezione e della memoria, dovrei spesso stare zitto, non dire molte delle cose che dico. E sì che per tendenza e per formazione di studi sono orientato scientificamente. 
Non c'è bisogno di scomodare la verginità della Madonna, asserita da tanti come avessero assistito ginecologicamente alla nascita di Gesù, per rendersi conto di nuotare mentalmente ogni giorno in acque infestate da meduse cognitive. 
Non c'è bisogno di scomodare Buddha quando dice: in ciò che vedi ci sia solo ciò che vedi, in ciò che ascolti ci sia solo ciò che ascolti, in ciò che percepisci ci sia solo ciò che percepisci, in ciò che sai ci sia solo ciò che sai, e quando sarai riuscito a fare questo, allora - ed è meglio fermarsi qui, e l'allora scoprirlo da sé. 

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