lunedì 26 maggio 2014

Come diventare padroni


"Noi sappiamo, la nostra coscienza oggi sa quanto esattamente valgono, a che cosa servivano le sinistre invenzioni dei preti e della Chiesa - le nozioni di al di là, giudizio universale, immortalità dell'anima, la stessa anima: sono strumenti di tortura, sono sistemi di crudeltà in forza dei quali il prete divenne padrone e restò padrone...
Tutti lo sanno eppure tutto rimane come prima. Dove è finito l'ultimo brandello di decenza, quando perfino i nostri uomini di Stato, specie di uomini spregiudicatissimi e anticristiani da cima a fondo nelle loro azioni, ancor oggi si chiamano cristiani e s'accostano all'eucarestia?"

(Nietsche, L'Anticristo, 38)

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"... specie di uomini spregiudicatissimi e anticristiani..." - qui Nietsche dovrebbe dire "anticristo" e non "anticristiani": visto che lui considera i cristiani e il cristianesimo l'Anticristo sulla terra, gli uomini di Stato di cui parla si comportano proprio da cristiani.

Per quanto riguarda l'anima e la sua immortalità, ricordo Galimberti dire che il concetto di anima non è della cultura cristiana, e nemmeno quello di immortalità dell'anima: per i cristiani l'immortalità, la resurrezione, è dei corpi, con nome e cognome: tu non morirai mai, è "il colpo geniale" in quella che Nietzsche chiama "astuzia della fede".


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