lunedì 19 agosto 2013

Le due radici dei delitti più grandi





Kant aveva cercato nella ragione pura il fondamento della morale. La sua identificazione tra razionalità e moralità è respinta energicamente da Schopenhauer. "Razionale si è chiamato in tutti i tempi l'uomo che si fa guidare da pensieri e concetti, e perciò si mette sempre all'opera dopo aver riflettuto, con valutazione e logica. Questo modo di agire si chiama dappertutto un agire razionale. Esso però non comprende la rettitudine e l'amore per il prossimo: infatti si può operare ragionevolissimamente, con metodo e logica, pur seguendo gli scopi più egoistici, ingiusti, persino malvagi. Razionale e vizioso si possono unire benissimo, anzi soltanto con la loro fusione sono possibili i delitti grandi e di vasta portata."

(A. Schopenhauer, Il fondamento della morale)

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