giovedì 15 agosto 2013

Atagartis - Ama te stesso come il tuo prossimo


Nel suo saggio "Il fondamento della morale", Schopenhauer a un certo punto prende in considerazione i doveri verso se stessi. Questi possono essere doveri di diritto o doveri d'amore, come tutti i doveri.

Ebbene, i doveri di diritto verso se stessi sono impossibili "... perché ciò che faccio è sempre ciò che voglio" - infine, è comunque sempre così, anche quando ho la sensazione che ciò che faccio verso me stesso è un obbligo esterno, poiché questo obbligo me lo assumo e diventa ciò che voglio -  ma io vorrei altro! - sì, va bene, ma alla fine non lo fai, quindi prevale un altro volere, quello di ciò che fai: "Da parte di me stesso mi accade sempre soltanto ciò che voglio io, e per conseguenza mai un torto." - come, mai un torto! altroché! - dài, non ti poggiare su una finzione: quello che ti sembra un torto verso te stesso, è ciò che vuoi, quindi non è un torto - va bene, diciamo che una parte di me lo considera il minore dei torti che potrei farmi, ma non venirmi a dire che non mi faccio torti, io, a me, che meriterei chissà cosa!

Per quanto riguarda i doveri d'amore verso noi stessi, scrive Schopenhauer, la strada è spianata: "L'impossibilità di trasgredire il dovere dell'amore di sé è già presupposta dal supremo comandamento della morale cristiana: Ama il tuo prossimo come te stesso, per cui l'amore che ognuno nutre per se stesso è accettato in anticipo come il massimo ed è condizione di ogni altro amore; ma non viene aggiunto: Ama te stesso come il tuo prossimo, poiché ognuno sentirebbe che vi è richiesto troppo poco."

(A. Schopenhauer, Il fondamento della morale)

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