sabato 25 maggio 2013

Modo di sogno e modo di veglia


Matte Blanco, psicoanalista cileno trasferitosi a Roma nel 1966, dove è morto nel 1995 - lo ho incontrato almeno in un paio di occasioni che ricordo bene - ha sviluppato una sua concezione del funzionamento psichico, attento in modo particolare al tipo di logica che usiamo nel rapportarci al mondo, nel vederlo, nel pensarlo, sia quando siamo svegli che nei nostri sogni.

Leggendo Schopenhauer ogni tanto ho ricordato quello che Matte Blanco diceva e scriveva. 
"Tutte le manifestazioni psichiche umane sono il risultato dell'interazione tra due modi di essere, e questo è vero per il pensiero, per il sentimento e per la vita sociale."  "La realtà dell'uomo è formata da due aspetti: una realtà omogenea, senza tempo, senza spazio, senza parti, e una realtà concepita come formata o divisa in parti" "I due modi di vedere il mondo (come divisibile e come indivisibile) sembrano essere alla radice stessa della nostra natura. Dalle due branche di questa dicotomia si originano tutte le strutture fondamentali: la logica (il pensiero) il sentimento, l'essere, l'unità del mondo o la divisione del mondo sono tutte espressioni o conseguenze di questa dicotomia."


Nel corso della nostra vita, soprattutto quando sogniamo ma anche in certi momenti da svegli, noi ci mettiamo in contatto con la realtà come se fosse una totalità omogenea e indivisibile, un tutt'uno in cui non distinguiamo le parti, le cose, le persone, in cui gli avvenimenti non sono quello che sono: per dire, se do un bacio ad una donna, su una guancia così si capisce meglio che sono io a baciare in quel momento, sono io che le bacio la guancia, non è anche lei, la sua guancia, che in quello stesso avvenimento bacia me - se amo una persona, non è che nello stesso atto, nello stesso avvenimento che avviene in me, quella persona ama me - se accompagno in macchina mio figlio non è che mio figlio sta accompagnando me - se sono il padre di mio figlio, non è che lui è mio padre - ebbene, invece, nel modo di funzionare senza distinzioni, omogeneo e indivisibile, accade proprio questo: i due avvenimenti, nei due versi, formano una sola realtà, nella quale regna la simmetria - provate a pensare in modo simmetrico: tutto diventerà come un sogno, come potrebbe essere un sogno una guancia che bacia la nostra bocca.


(Ignacio Matte Blanco, L'inconscio come insiemi infiniti, Einaudi 2000,  pp 385-394)





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