mercoledì 29 maggio 2013

Imperocché

"Imperocché è bensì vero che ogni individuo è effimero solo in quanto individuo, mentre come cosa in sé è fuori del tempo e perciò non ha fine: ma pur soltanto come fenomeno è distinto dalle altre cose del mondo, mentre come cosa in sé esso è la Volontà che in tutto si palesa, e la morte cancella l'illusione che separa la sua coscienza dall'universale: questa è la vera eternità. Da ciò procede che l'intima coscienza impedisce che il pensiero della morte avveleni la vita al consapevole essere razionale, essendo tale coscienza la base di quell'ardore vitale che sorregge ciascun vivente e lo fa procedere animoso nell'esistenza."

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, traduzione Paolo Savj-Lopez)


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